Isolamento del bicipite brachiale
Un errore comune nell’allenamento dei bicipiti è l’errata attivazione muscolare. Solo i bicipiti devono essere attivati al meglio; sebbene il curl per i bicipiti sembri essere abbastanza semplice, in realtà lavora attraverso tutta la catena cinetica.
Dato che i bicipiti originano dalla scapola, avranno un effetto su di essa quando si contraggono, ragion per cui sono anche dei deboli flessori di spalla. Un’altra cosa da considerare è che quando si esegue un curl si cambia il centro di gravità del corpo, e qui intervengono i muscoli del core per contrastare il cambiamento.
Ecco alcune cose da considerare quando si eseguono i curl. Le scapole dovrebbero essere abbassate e ben aperte, “spremendo” bene il trapezio medio ed inferiore, questo contrasterà la forza che il bicipite esercita sulla scapola.
I deltoidi, pettorali e dorsali non dovrebbero essere attivati all’estremo ma dovrebbero stabilizzare l’omero, contrastandone la flessione, questo perché i curl per i bicipiti sono un esercizio per la flessione di gomito, non di spalla. In ultimo, mantenere il core contratto, il corpo non dovrebbe ondeggiare avanti e indietro per compensare la variazione del centro di gravità che avviene a livello del core. Per queste ragioni che solitamente non vengono considerate, i curl concentrati spesso lavorano meglio perché portano a trovare la quadratura.
Quindi di sono molte cose da considerare in un curl per i bicipiti, sebbene siano ignorate dalla maggior parte delle persone.
Davide Pellegrin di EMStreet per JustEMS