CRIOSAUNA – Il freddo, nostro alleato per il dimagrimento
A tutti noi sarà capitato di sudare o “avere la pelle d’oca” per il freddo, tutte le reazioni che il nostro corpo attua in risposta a una condizione ambientale, avvengono fisiologicamente, ma come avviene di preciso?
È risaputo che il corpo cerca sempre di mantenere tutto sotto controllo al fine di trovare un suo proprio equilibrio (omeostasi).
Per quanto riguarda la temperatura corporea, queste reazioni appartengono a un processo che prende il nome di “termoregolazione”.
La termoregolazione è regolata principalmente dallo spostamento del flusso sanguigno verso la superficie del nostro corpo o verso gli organi interni, ma più banalmente anche quando ci vestiamo o quando ci rannicchiamo, attuiamo una termoregolazione “comportamentale”.
Se ci è impossibile agire per migliorare la nostra condizione termica con il comportamento, il corpo si trova costretto a intervenire sui meccanismi di termoregolazione, che determinano un cambiamento a livello ormonale.
Per quanto riguarda la termoregolazione nel freddo, in particolare si è vista aumentata la produzione della noradrenalina (famosa come ormone dello stress) e dell’ormone tiroideo T3 (tri-iodo-tironina). Questi due ormoni, oltre alle molteplici e diversificate funzioni che svolgono nell’organismo, agiscono sulle cellule stimolando i processi metabolici ossidativi e quindi la produzione termica.
Nello specifico il calore viene prodotto mobilizzando i grassi dalle cellule adipose che, “bruciando”, ci forniscono energia termica.
Ma facciamo un passo indietro… esistono due tipi di tessuto adiposo: il bianco e il bruno.
Il tessuto adiposo bianco, di colore giallognolo, maggiormente presente nel nostro corpo, ha la funzione di riserva energetica per l’organismo (i famosi rotolini che tanto ci fanno disperare!) e spesso se accumulato in eccesso può, purtroppo, essere alla base di molte malattie come l’obesità, il diabete di tipo 2, l’ipertensione e l’arteriosclerosi.
Il secondo tipo di tessuto adiposo è il bruno, che immagazzina i trigliceridi come il tessuto bianco, ma può essere definito “grasso buono” perchè, a differenza del primo è proprio questo che viene utilizzato come substrato energetico per l’aumento della temperatura corporea. La triste notizia è che il grasso bruno è presente in piccolissime quantità nel nostro corpo…
E se si potesse trasformare il tessuto adiposo bianco in bruno?
Numerosi studi dimostrano come il freddo sia un importante fattore per questa trasformazione, infatti per mantenere l’omeostasi viene generato calore dalla combustione del grasso bruno ed il grasso bianco viene convertito in bruno per rimpiazzare quello impiegato per la termogenesi.
Basti pensare che per innalzare di un solo grado la nostra temperatura corporea, il nostro metabolismo aumenta del 13%, vivere al freddo sembra quindi un’ottima strategia per “educare” il nostro organismo a rispondere nella maniera che desideriamo.
In particolare l’abitudine al freddo stimola, attraverso l’irisina, la trasformazione del grasso “cattivo” a grasso “buono”, ma sareste davvero disposti a rischiare di ammalarvi per dimagrire?
Come facciamo, quindi, ad abituarci al freddo?
È indispensabile procedere per gradi e far capire al nostro corpo cosa stia succedendo in modo che possa reagire attuando le giuste modifiche, senza ammalarsi.
Ecco come:
- Abbassare il riscaldamento: cerchiamo di abbassare gradualmente il riscaldamento, il traguardo sarebbe raggiungere i 17° Centigradi; è stato dimostrato infatti, che l’esposizione a questa temperatura per circa un mese e mezzo porta all’aumento dell’attività del grasso bruno associato a una riduzione del cattivo grasso bianco.
- Coprirsi di meno: evitate di uscire come se fosse una giornata di pieno agosto, ma gradualmente, cercate di imbacuccarvi sempre meno, senza però avere i brividi: questo segnale che ci da il nostro corpo significa che abbiamo esagerato e non abbiamo proceduto per gradi, vestitevi “a strati” in modo da regolarvi nel corso della giornata e trovare il giusto mezzo.
- Muoversi all’aperto: aumentare la temperatura corporea con il movimento è un’ottima strategia per far capire al nostro corpo in che direzione proseguire, evitate in qualsiasi caso di uscire scollati perchè la zona del collo è molto sensibile e facilmente irritabile al freddo. D’inverno è sufficiente una camminata di 30 minuti o una corsa di 15 minuti.
- Saune fredde: la criosauna è un ottimo alleato per promuovere la trasformazione del grasso cattivo in grasso buono, infatti ci permette di raggiungere temperature rigidissime (fino a -190°) che vengono sopportate solo per pochi minuti (generalmente da 1 a 3) affinché il nostro corpo reagisca al freddo ma senza ammalarsi. Si procede per gradi come per tutti gli altri metodi, ma ci permette di raggiungere risultati eccellenti in breve tempo.
Seguendo questi piccoli consigli vedrete come può migliorare la vostra composizione corporea!
HAVE AN ICE DAY!