Che differenza c’è tra EMS e TENS?
Quando si parla di elettrostimolatori è molto importante sapere che differenza c’è tra EMS e TENS, ovvero tra elettrostimolazione muscolare ed elettroterapia antalgica. Questi due differenti trattamenti utilizzano entrambi gli impulsi elettrici per ottenere un beneficio a livello muscolare e non solo, portando notevoli risultati in campi differenti.
Per quanto riguarda gli elettrostimolatori EMS sono utilizzati in ambito sportivo e riabilitativo, la loro funzione a livello muscolare permette di aumentare l’efficacia di allenamenti e recuperare più velocemente fra una sessione di attività fisica e l’altra, anche in caso di infortuni. Le correnti TENS, invece, vedono la loro applicazione soprattutto in campo medico e fisioterapico, sono un valido alleato nella terapia del dolore acuto e cronico.
Terapia del dolore e riabilitazione sono due ambiti molto importanti in campo medico e sportivo, che richiedono l’uso di differenti trattamenti e differenti dispositivi di elettrostimolazione. Per capire che differenza c’è tra EMS e TENS, è necessario distinguere i campi di applicazione: nel caso si abbia a che fare con un paziente con dolori causati da un intervento chirurgico, post parto, dolore cervicale, tendiniti, cervicobrachialgia, lombosciatalgia, dolore intercostale, mal di schiena, ecc. il dispositivo più efficace per il suo trattamento è senza dubbio quello che utilizza le correnti TENS; se, invece, si ha a che fare con un infortunio dovuto ad allenamenti intensi, riabilitazione muscolare, desiderio di migliorare la tonicità del corpo, sviluppare la forza, la resistenza o la massa muscolare, i dispositivi più adatti sono quelli che utilizzano le correnti EMS.
Come funzionano gli elettrostimolatori TENS
Abbiamo già spiegato i differenti campi di utilizzo dell’ elettrostimolazione muscolare e dell’ elettroterapia antalgica, vediamo ora come funzionano i due dispositivi e come agiscono. La TENS, o Transcutaneous Electrical Nerve Stimulator, è una tecnica di elettrostimolazione con finalità antalgiche, utilizzata in fisioterapia per il trattamento del dolore. Utilizza frequenze tra 2hz e 150hz per ridurre il dolore causato da differenti patologie, attraverso l’applicazione di elettrodi (posti dentro due spugnette elettro-conduttive o autoadesivi) che presentano polarità differenti. Un elettrodo negativo è posizionato sul punto di origine del dolore, mentre un secondo elettrodo positivo viene applicato all’estremità della zona in cui si irradia il dolore.
Generalmente si posizionano gli elettrodi in modo da formare un quadrato sulla zona del corpo che presenta dolore, ma esistono differenti modalità di collocazione a seconda del dispositivo, del trattamento necessario e della zona da trattare. Attraverso l’invio di impulsi alla cute e ai nervi sensori, si stimolano le fibre nervose per neutralizzare i segnali che arrivando al cervello ci permettono di percepire il dolore. Inoltre, le correnti TENS portano il nostro organismo a produrre beta-endorfine, sostanze morfinosimili con azione analgesica.
Esistono diversi programmi di elettrostimolazione con corrente TENS:
- Convenzionale o antalgica rapida, agisce direttamente sul sintomo doloroso, inducendo un blocco del dolore a livello spinale e prevede trattamenti di circa 30/40 minuti e benefici sensibili dopo circa 12 trattamenti.
- Ritardata o endorfinica, permette di aumentare la produzione di sostanze morfinosimili o una maggiore vascolarizzazione che aumentano la percezione del dolore e hanno una funzione analgesica. Offre benefici dopo circa due ore dal trattamento e prevede applicazioni di circa 20 minuti.
- A scansione, frequenza e larghezza dell’impulso variano durante il trattamento per evitare l’abitudine allo stimolo e la diminuzione della sua efficacia.
- Con valori massimi, è un programma di elettrostimolazione che porta a un blocco periferico degli impulsi dolorosi e produce un’azione analgesica a livello locale. Utile per traumi e contusioni che richiedono un’azione veloce.
- A impulsi Burst, produce lo stesso effetto del programma Ritardato o Endorfinico, utilizzando però le stesse frequenze del programma Convenzionale.
Funzionamento degli elettrostimolatori EMS
Terapia del dolore e riabilitazione richiedono differenti trattamenti, stimolazioni elettriche differenti che portano a risultati molto diversi. Per capire che differenza c’è tra EMS e TENS è sufficiente comprendere come agiscono gli impulsi elettrici inviati dai due dispositivi: come già detto gli impulsi delle apparecchiature TENS agiscono a livello cutaneo e sui nervi sensori, gli impulsi elettrici degli elettrostimolatori EMS, invece, agiscono direttamente sui muscoli e sui nervi motori. Questa è una differenza fondamentale che porta a diverse applicazioni delle due correnti con risultati completamente dissimili.
L’EMS, o Electro Muscle Stimulation, è utilizzata in ambito sportivo e riabilitativo proprio per la sua capacità di riprodurre uno stimolo elettrico sul muscolo, molto simile a quello inviato dal cervello attraverso il sistema nervoso centrale, che lo porta a contrarsi e a effettuare un movimento. I dispositivi EMS riescono a reclutare le fibre più profonde del muscolo, attivando sia i muscoli agonisti sia quelli antagonisti per amplificare i benefici di un allenamento.
L’utilizzo degli elettrostimolatori EMS può essere effettuato su un gruppo specifico di muscoli o sull’intero corpo, EMS Total Body, grazie a una tuta in tessuto tecnico che permette l’applicazione degli elettrodi su più parti del corpo e di stimolare l’80% delle fibre muscolari presenti nel nostro fisico. Grazie a questi trattamenti è possibile produrre un maggior effetto allenante in soli venti minuti di esercizi isotonici e reclutare gli strati più profondi dei nostri muscoli.
Questo tipo di allenamento, inoltre, porta a numerosi benefici per quanto riguarda il benessere generale: miglioramento della circolazione sanguigna, rassodamento e tonificazione, azione anticellulite, minor tempo di recupero tra un allenamento e l’altro, perdita di peso, diminuzione di dolori articolari e della schiena, ecc.
In campo riabilitativo, gli elettrostimolatori EMS sono molto utili per prevenire o ritardare l’atrofia muscolare, rilassare gli spasmi muscolari, rieducare i muscoli al movimento dopo un periodo di fermo dovuto a infortunio e prevenire trombosi venose. Utilizzati da atleti e fisioterapisti sportivi, questi dispositivi permettono di recuperare più velocemente la forma fisica dopo periodi di pausa molto lunghi, sviluppare la massa muscolare, la forza e la resistenza e allenare il proprio fisico senza sovraccaricare le articolazioni.