Dieta per la definizione muscolare degli endomorfi
Somatotipi endomorfi: la dieta in abbinamento a sport ed elettrostimolazione muscolare EMS
In base alla classificazione dei somatotipi fatta dal dottor Sheldon, il somatotipo endomorfo è l’individuo caratterizzato dalla tendenza ad accumulare e depositare grasso, con vita e fianchi larghi e una struttura ossea robusta. Il somatotipo endomorfo è maggiormente predisposto ad immagazzinare adipe, dunque i gradi di appartenenza all’endomorfismo delineano la tendenza all’accumulo di lipidi di un determinato soggetto. Assieme all’allenamento e a sessioni di elettrostimolazione muscolare EMS, anche la dieta per endomorfi può aiutare tali somatotipi a tenersi in forma e a incrementare la massa muscolare. Tuttavia, a parte alcune indicazioni basilari, la dieta per endomorfi va personalizzata in base alle specificità soggettive. Solo così potrà mostrarsi efficace, in abbinamento a un training mirato in palestra e a un impiego dell’elettrostimolatore muscolare EMS che tengano conto delle peculiarità del somatotipo endomorfo.
Strategie alimentari: i pilastri della dieta per somatotipi endomorfi
In linea di massima, una valida dieta per endomorfi, da associarsi a sessioni di fitness e/o di elettrostimolazione muscolare EMS, implica una strategia alimentare a step, comprensiva di diversi passaggi. S’inizia con uno scherma normocalorico ed equilibrato, in seguito a un’attenta valutazione della compliance e delle reazioni metaboliche soggettive. Nel caso dei somatotipi endomorfi, con ogni probabilità la sollecitazione ormonale a carico dell’insulina dovrebbe già essere autonomamente efficace, senza richiedere l’utilizzo di alte dosi di carboidrati per la conseguente attivazione anabolica. I principi cardine della dieta per endomorfi, con l’obiettivo di aumentare la massa muscolare in abbinamento a sport e sessioni di elettrostimolazione muscolare EMS ad hoc per somatotipo endomorfo, sono: l’incremento dell’energia totale al massimo del 10% rispetto ad una dieta normocalorica con tendenza a rispettare i limiti inferiori di dispendio calorico, un corretto apporto proteico, una frazione energetica dei lipidi pari al 25% e un apporto di carboidrati sufficiente al supporto dell’allenamento e ben distribuito nella fase iniziale della giornata. Se necessario, occorre dissociare i carboidrati dalle proteine nei pasti pomeridiani e serali e ripartire i pasti in modo da valorizzare colazione e spuntino di metà mattinata, andando a decrescere fino alla cena. Gli unici limiti in una dieta per somatotipi endomorfi, che punti all’aumento della loro massa muscolare associata ad allenamento ed elettrostimolazione muscolare EMS, potrebbero essere: l’eccesso di fibra alimentare, un disturbo della secrezione gastrica (“ipocloridria”), una carenza di enzimi digestivi.Tali situazioni sono pertanto da evitare.