Recupero dopo lo sforzo fisico: la gluconeogenesi
La gluconeogenesi è un processo vitale e consiste nella sintesi di glucosio in situazioni di ipoglicemia: serve a rimediare a un abbassamento di glicemia quando è finito il glicogeno epatico. Si verifica subito dopo l’attività fisica, in una fase di riposo dopo uno sforzo, quindi anche successivamente a una sessione di elettrostimolazione muscolare EMS. Nello specifico, con il termine gluconeogenesi s’indica la produzione di glucosio partendo da precursori non saccaridici.
Avviene prevalentemente nel fegato e, in minima parte, nella corteccia renale. È energeticamente costosa. Negli sforzi più intensi, durante l’allenamento, che può avvenire anche attraverso elettrostimolazione muscolare EMS, si attiva il sistema energetico anaerobico, mentre solo in quelli medio-leggeri e prolungati si sfrutta il sistema aerobico. Ciò vuol dire che se svolgiamo un esercizio di difficoltà troppo elevata rispetto al nostro stato di allenamento, saremo in una condizione di sforzo eccessivo e, pertanto, in presenza di un metabolismo anaerobico. Tale stato, che può verificarsi durante una sessione di training o di elettrostimolazione muscolare EMS – anche per questo è importante affidarsi a un personal trainer con certificazione EMS esperto e competente – porta al consumo dei soli zuccheri circolanti e non dei grassi di deposito e, se lo sforzo sarà troppo prolungato, verranno consumati in parte anche i muscoli. Ciò, per l’appunto, si verifica nella gluconeogenesi.
Gluconeogenesi: cosa succede nel processo di sintesi
La gluconeogenesi permette di produrre glucosio a partire da precursori non saccaridici, come piruvato, lattato, glicerolo, etanolo, e amminoacidi. Avviene quasi interamente nel citosol (il fluido intracellulare che si trova all’interno della cellula) a parte la prima tappa iniziale che serve per traslocare il piruvato dal mitocondrio al citosol stesso (organello cellulare di forma allungata). Il piruvato subisce modificazioni (prima ad ossalacetato, poi a malato) e viene trasportato nel citosol. Qui verrà formato il fosfoenolpiruvato e poi si susseguono tutte le altre reazioni come se fosse una glicolisi inversa. L’enzima chiave della gluconeogenesi è la fruttosio-1-6-bisfosfatasi (FBPasi).
Il cervello ha bisogno di zuccheri: i neuroni lavorano quasi esclusivamente a glucosio, perciò è necessario garantire un apporto continuo di questo zucchero. Il cervello consuma circa 120 g di glucosio al giorno, mentre il fabbisogno quotidiano dell’intero organismo ammonta a circa 200 g.
Nel nostro corpo circa 100 g di glucosio sono immagazzinati sottoforma di glicogeno nel fegato, altri 5-10 g si trovano nei fluidi biologici, mentre circa 200-300 g sono depositati nel muscolo, sempre sottoforma di glicogeno. Per garantire la continuità di approvvigionamento di glucosio ai tessuti che ne hanno bisogno, si utilizza una strategia che converte le molecole meno mobili in glucosio: la gluconeogenesi.
Gluconeogenesi: attività fisica o elettrostimolazione muscolare lontano dai pasti
Le proteine cellulari subiscono un continuo ricambio; esiste un equilibrio tra gli amminoacidi forniti dalla digestione delle proteine alimentari e dalla degradazione delle proteine cellulari, gli amminoacidi utilizzati per la biosintesi proteica e quelli che sono degradati previa trasformazione in intermedi di altre vie metaboliche o in glucosio. In quest’ultimo caso la via metabolica coinvolta è detta gluconeogenesi, attiva nel fegato con la funzione di produrre glucosio quando questo scarseggia, in particolare in corso di digiuno prolungato. Infatti in queste condizioni la glicemia tende a diminuire determinando problemi di approvvigionamento in quei tessuti (o cellule) che non possono prescindere dal glucosio come fonte energetica (per esempio, cervello e globuli rossi)
Supponiamo di svolgere attività fisica o di fare una sessione di elettrostimolazione muscolare EMS da venti minuti e, in entrambi i casi, di essere lontano dai pasti. Nel nostro organismo è necessario che si attivi il metabolismo del glucosio per produrre energia.
Se la glicemia nel sangue è minore di 5 mM allora si concretizza il segnale di fabbisogno di glucosio: le cellule α del pancreas rilasciano un ormone, il glucagone che, tramite il sangue, raggiunge gli epatociti (fegato); qui viene attivata la gluconeogenesi e bloccata la glicolisi. Il glucosio neoformato verrà rilasciato in circolo e veicolato soprattutto a globuli rossi, sistema nervoso e tessuto muscolare. La gluconeogenesi si verifica in fase di riposo dopo una seduta di allenamento o di elettrostimolazione muscolare EMS.
Per maggiori dettagli si può fare riferimento anche al proprio personal trainer con certificazione EMS.